domenica 12 luglio 2009

They walk among us...

Li puoi vedere ciondolare ai bordi delle strade, radunarsi in gruppi più o meno compatti, marciare con passo scalcinato verso i loro simili. Violenti, le loro funzioni cerebrali sono cessate nel momento in cui sono "morti", limitate alla ricerca dei loro pochi e orribili piaceri.

Zom...ehm....truzzi.

Tracciare il profilo psicosociale di questa massa di invertebrati è impresa decisamente ardua. Pare non ne abbiano proprio. I nuclei di superstiti all'infezione ancora oggi studiano un modo per cercare di guarirli, o quantomeno arginarli.
Illusi...
La caratteristica prima che balza all'occhio è decisamente l'abbigliamento. Occhiali da sole di notte, magliette e pantaloni attillati come solo le Drag Queen sanno portare, scelte cromatiche opinabili come potete esaminare nel link sopra, nel quale vediamo uno splendido Giallo-Nero-Apemaya.
Alcuni di loro, riveriti tra i loro simili, fanno anche uso di cerone o fondotinta, per nascondere le imperfezioni del viso, e della piastra per capelli, perchè "lisci sono meglio".
Questi elementi portano i sociologhi a pensare che il truzzo medio abbia una società dove la sessualità promiscua è ampiamente tollerata...un qualcosa di davvero utopico ai nostri giorni. Nella realtà dei fatti, la società truzza punisce severamente l'omosessualità maschile; un truzzo che si dimostra apertamente omosessuale viene solitamente carezzato con molto affetto con gli strumenti più bizzarri: spranghe, bastoni, catene e occasionalmente accendini.
Di conseguenza l'apparire femmineo del truzzo medio pare sia solo una maniera per adescare le femmine della loro specie. Su che basi poi questo sia giudicato efficace è ancora da dimostrare.

Il gusto estetico del truzzo si estende non solo alla sua persona ma anche agli oggetti che lo circondano. Non è difficile, ad esempio, vedere gruppi di truzzi radunarsi in periodi più o meno cadenzati (qualcuno propone secondo il ciclo lunare, qualcuno secondo il paginone centrale del Playboy del mese) per mostrare ai propri simili i loro mezzi di trasporto...oggetti che forse una volta potevano essere definite automobili, ma ad oggi solamente più ricettacoli di lucine, casse spaccatimpani e ammennicoli di dubbia utilità.
Tali caratteristiche dimostrano un feticismo per gli oggetti luccicanti e i rumori che forse i truzzi hanno in comune solo con gazze ladre e vecchietti da balera.

Il linguaggio di questa complessa società è tuttora da decifrare. La caratteristica che più lascia sbalorditi i linguisti è la totale mancanza di intenzioni comunicative. Ergo, si parla solo per far prendere aria alla bocca.
La comunicazione tipo tra truzzi avviene nella maniera seguente:

Truzzo1: "Oh! Ma l'hai vista/sentita quella?"
Truzzo2: "Oh! Minchia che figa!"

La formula è universale, vale per donne, macchine, oggetti, luoghi e quant'altro.
E' particolare come la lingua truzza tenda a possedere una versione particolare della nostra vocale O...la O urlata, solitamente posta all'inizio della frase, forse come interiezione.



Dicono che l'infezione si diffonda in diverse maniere.
E' assodato che l'infezione per via aerea sia la più diffusa...l'esposizione continua a musica dai bassi pompati, ripetitiva, priva di qualsivoglia contenuto dei testi possa portare il cervello stesso allo suicidio, con le conseguenze che tutti ormai conosciamo.
Un'altra via di diffusione è l'ingestione di sostanze chimiche, diffuse dagli stessi truzzi per primi, all'interno dei loro molti e orridi luoghi di incontro, sale in cui la loro musica fa a pezzi i loro già martoriati cervelli. Tali sostanze amplificano gli effetti del veicolo primo dell'infezione, la musica appunto.

Ci sono poi alcune teorie sulla diffusione dell'infezione che oggi serpeggiano all'interno della comunità scientifica.
La prima riguarda la diffusione per via sessuale della malattia...un pò come fosse una malattia venerea. Del resto...loro ormai hanno le nostre donne...le hanno cambiate. Non sarà un preservativo a salvarvi da una scopata con una truzza...se ne volete ancora, vi dovete adattare. E diventare come loro.
La seconda vuole dimostrare che esiste una correlazione tra l'abbigliamento e l'infezione. La maggior parte dei commercianti ormai ci propina vestiti di dubbio gusto, principalmente di colore rosa o viola, per attirare l'attenzione dei propri simili e finire infine infettati senza possibilità di scampo.

A tutti i superstiti là fuori...non disperate! Foruna vuole che la soluzione all'infezione esista, e sia a portata di mano per tutti.
Chi dobbiamo ringraziare? Chuck Norris?
No...

Grazie metallari!

1 commenti:

Matteo Piovanelli ha detto...

Ora ti dirò una cosa.

Esiste un gruppo, molti ritengono si tratti di una leggenda metropolitana. I membri di questo gruppo tramano nell'ombra, perchè la troppa luce causa riflessi sui monitor. Queste persone stanno lavorando ad una pillola rosa shocking (ma sarebbe disponibile anche in altri colori, e con diverse decorazioni). L'effetto della pillola sarebbe dotare l'intestino dell'ingerente di una coscienza propria, ed attività intellettuale. Questo effetto sarebbe mascherato dalla promessa di effetti psicotropi vari, in maniera da attirare le vittime. Gli studi mostrano che un intestino così attivato svilupperebbe consapevolezza di sè, ed un'intelligenza sovrumana nel giro di alcune settimane. I primi risultati e le simulazioni mostrano come un intestino del genere, nel caso in cui abitasse in un truzzo, provvederebbe a svolgersi dalla posizione abituale, arrotolarsi intorno a cuore, polmoni e noce di Versace (l'organo che in certi elementi risulta dall'atrofizzazione del sistema nervoso centrale) e stringere.

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